MEET, il Centro Internazionale per la Cultura Digitale, il primo nel suo genere, ha inaugurato la propria attività il 26 febbraio 2018 a Milano con un evento organizzato da Meet the Media Guru presso il Piccolo Teatro Studio.
Nato dall’attività promossa negli ultimi tredici anni da Meet the Media Guru e dalla Fondazione Cariplo, il Centro Internazionale per la Cultura Digitale è il primo nel suo genere: “un polo, inizialmente, per raccontare e capire insieme quale sia l’impatto culturale che il digitale sta apportando alle nostre vite.”
La mission del Centro Internazionale per la Cultura Digitale è chiara:
Come lo faremo? Attraverso un palinsesto di iniziative on life – on line e on site – quali eventi, mostre, esperienze formative, performance e servizi creativi che riportino la persona al centro del cambiamento.
—Maria Grazia Mattei
All’evento di presentazione, oltre al sindaco di Milano Beppe Sala, sono intervenuti Lucilla Sioli direttrice Industria Digitale e DG Connect della Commissione Europea, Luigi Ferrara direttore dell’Institute without Boundaries del George Brown College di Toronto, Maria Grazia Mattei – ovviamente! 😉 – fondatrice di Meet the Media Guru e ora di MEET e Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, partner del progetto.
Le sfide europee e la realtà italiana
In particolare, l’intervento di Lucilla Sioli (@LucillaSioli) si è focalizzato sulle iniziative della promosse dalla Comunità Europea e sulla peculiarità del contesto italiano. Da un lato, la necessità di investire soprattutto in formazione, in modo che le competenze di ICT diventino delle skills trasversali, dall’altro, la necessità di rivedere i processi e le potenzialità offerte dal digitale alle PMI.
I programmi di digital transformation investono, infatti, anche settori tradizionali come l’automotive, l’agricoltura o la sanità. In un panorama in cui solo il 56% dei cittadini auropei ha competenza tecnologiche di base l’Italia si trova sotto la media. Viceversa, il 90% del mondo lavorativo, le nuove professionalità create dall’ICT e l’interazione con le infrastrutture virtualizzae della PA, richiederebbero almeno una competenza base diffusa.
Nell’agenda europea per le New Skills rientrano, perciò, interventi al livello formativo, come la diffusione del metodo computazionale e, un domani del coding, nella scuola dell’obbligo, la Europe Code Week e la possibilità di svolgere Erasmus in contesti a forte sviluppo del digitale, inparticolare nei settori dell’Artificial Intelligence e del Machine Learning.
Per un nuovo umanesimo
Ma, come sottolinea Maria Grazia Mattei (@mgmattei), “il digitale NON è una tecnologia”, bensì il DNA stesso della cultura contemporanea. Il cui centro è e deve rimanere la persona. La visione di MEET, infatti, pone al centro la creatività e l’innovazione come strumento per promuovere e migliorare la qualità della vita e la società.
Arte, nuovi linguaggi, culltura, digital literacy, human digital transformation, intelligenza artificiale sono solo alcuni dei temi già in agenda per le attività del centro nel 2018. Rispetto a quanto già fatto con Meet the Media Guru, MEET espande la sua attività anche all’organizzazione di mostre, masterclass e laboratori, come momento di incontro e di confronto per far crescere la consapevolezza, la conoscenza e le radici concettuali dei nuovi media.
Forte di una rete europea già consolidata e di un network internazionale che comprende, tra gli altri l’Institute without Boundaries del George Brown College di Toronto, MEET propone già un nutrito calendario di eventi: Exhibitionist con Eddie Newquist (@enewquist), la Milano Digital Week, una mostra sull‘intelligenza artificiale a Roma, la partecipazione – con Giorgia Lupi (@giorgialupi), alla Digifest e alla Future Ways of Living 3 a Toronto, mentre maggio vedrà Corey Timpson (@coreytimpson) protagonista.
Stay tuned! 😉